LIBRETTI EVOLUTIVI - "COSI' PARLANO I MAESTRI"
EVOLUTIONARY BOOKS - "SO TALK TO MASTERS"
NUMERO 1 (NUMBER 1)
OM NAMO BHAGAVATE SIVANANDAYA!
OM NAMO BHAGAVATE CHIDANANDAYA!
Nella nostra vita quotidiana oscilliamo continuamente tra i tre Guna (le tre energie intrinseche della Natura- vedi BG cap XIV) a causa dell’azione di Prakriti, la Natura.
I tre Guna sono:
Sattva: luminosità, consapevolezza, saggezza, salute, solarità, virtù, pace, calma, felicità, vita. Corrisponde ad una predisposizione propria di esseri dediti alla contemplazione.
Rajas: passione, attività, eccitazione, desiderio, egoismo, attaccamento, oscillazione, instabilità, dolore. Corrisponde ad un impulso espansivo che s'incontra in esseri determinati dall'azione.
Tamas: ignoranza, oscurità, indolenza, pigrizia, inerzia, staticità, illusione, apatia, indifferenza, morte. Corrisponde all'oscurità che domina gli esseri soggetti alla tirannia delle passioni.
Spesso non sappiamo in quale situazione ci troviamo e ci sembra di essere senza appoggio, senza alcun sostegno o protezione. Ma Dio è sempre presente, e nella Sua misericordia e grazia infinita, è sempre pronto al nostro fianco, sia che ce ne accorgiamo oppure no. Quale che sia la condizione in atto, quale dei tre Guna è presente. Noto il nostro obiettivo, continuiamo la nostra vita offrendo tutto a Dio, come dice Swami Chidanandaji, nella certezza del Suo sostegno, rimanendo con la mente in equilibrio e in pace. Leggete cosa dice Swami Atmaswarupananda.
Buona Lettura e.... Buona Meditazione!
Al di là di Sattva, Rajas e Tamas di Swami Atmaswarupananda
La vita spirituale è stata talvolta descritta come un graduale cambiamento da una vita centrata sull’ego ad una vita centrata su Dio. Qual è la natura di questo cambiamento? Cos’è una vita centrata sull’ego e cos’è una vita centrata su Dio? In realtà non abbiamo bisogno di chiederci cos’è una vita centrata sull’ego perché fondamentalmente è quella che tutti noi stiamo vivendo. L’ego, il senso di separazione è così onnipervadente che in pratica noi non conosciamo niente altro. Quello che conosciamo sono differenti intensità del nostro ego. Noi possiamo essere consapevoli di quando tamas è presente, o rajas o sattva, ma non siamo realmente consapevoli di nulla eccetto di una vita centrata sull’ego.
Si pone una domanda: “ Ma non conosciamo forse una vita centrata su Dio quando nei nostri momenti migliori stiamo adorandoLo, ripetendo il Suo Nome, studiando su di Lui, meditando su di Lui ? Ma è questa una vita centrata su Dio, o è una parte di un ego sattvico che si sviluppa con successo, che è assolutamente necessario al nostro avvicinarsi a Dio?”
Il motivo per cui questa domanda è significativa, è perché molta gente si dispera nel cercare di avere una vera vita spirituale perché le loro circostanze sono così mondane che sentono che non c’è alcuna possibilità di pensare a Dio, pregarLo, meditare su di Lui. Da un certo angolo di visione, questo punto di vista è corretto, specialmente se noi equipariamo Dio con un ego sattvico. In altre parole se equipariamo i mezzi –la nostra comprensione e le nostre esperienze spirituali - con il fine. Ma se comprendiamo che Dio non è l’ego sattvico, ma quello che conosce l’ego sattvico, allora riconosciamo che Dio, in tutta la Sua pienezza, è sempre qui ed ora, sia che tamas, rajas o sattva siano presenti.
Questa comprensione è importante da due punti di vista. Se siamo abbastanza fortunati da aver riempito la nostra mente con Dio, sia spontaneamente o attraverso le nostre pratiche spirituali, noi dobbiamo essere sempre consapevoli che quello che abbiamo trovato è un ego sattvico, che Dio non è mai più o meno presente. Quello che può essere più o meno presente è sattva. D’altra parte, se Dio sembra non essere presente affatto, se siamo sopraffatti dalle nostre attività mondane, noi dovremmo anche realizzare che nello stato attuale Dio è ancora egualmente presente sia che noi possiamo sentirLo oppure No. Allora qual è la risposta? La risposta in ambedue i casi è la stessa. Sia se pensiamo che Dio è presente – noi pensiamo d’essere proprio alla porta della realizzazione di Dio –o se pensiamo di essere un caso assolutamente senza speranza – in ambedue i casi abbiamo sbagliato, e la risposta corretta è la stessa nei due casi. Se pensiamo di essere senza speranza, noi offriamo questo a Dio che conosce la nostra disperazione. Se pensiamo d’essere vicini alla realizzazione di Dio, noi ugualmente offriamo questo a Dio che conosce questa egoistica assunzione sattvica. Questa è l’essenza dell’abbandono. Questo è il motivo perché Swami Chidanandaji e tutti gli altri santi dicono: “Offrite tutto a Dio .“ Sia che siamo tamasici, o rajasici o sattvici, la risposta è la stessa: Offrite tutto a Dio. Quale Dio? Il Dio che siamo ma che mai conosciamo, che è quel Dio che mai ci abbandona, il Dio della pace che oltrepassa ogni comprensione, il Dio dell’umiltà più totale, il Dio che libera le nostre menti da sattva, rajas e tamas. Come il Signore Krishna disse ad Arjuna: “ Un saggio è sempre lo stesso sia che sia presente sattva, rajas o tamas.”
In Silenzio chiudi gli Occhi per vedere con l'Occhio del Cuore l'Amore di Dio che risplende in ogni Essere, per sorridere e lasciarti guidare dove tutto è Uno.
Grazie.
Un abbraccio luminoso.
Namasté
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EVOLUTIONARY BOOKS - "SO TALK TO MASTERS": N° 1
OM NAMO BHAGAVATE SIVANANDAYA!
OM NAMO BHAGAVATE CHIDANANDAYA!
In our daily life oscillate back and forth between the three Gunas (the three energies of the intrinsic nature BG-see Chapter XIV) by the action of Prakriti, Nature.
The three Gunas are:
Sattva: brightness, awareness, wisdom, health, radiance, virtue, peace, calm, happy life. Corresponds to a predisposition of their beings devoted to contemplation.
Rajas: Passion, activity, excitement, desire, egoism, attachment, oscillation, instability, pain. Corresponds to a pulse expansion that meets certain beings in action.
Tamas: Ignorance, darkness, sloth, laziness, inertia, inactivity, delusion, apathy, indifference, death. Corresponds to the darkness that dominates beings subject to the tyranny of the
passions.
Often we do not know what situation we are in and there seems to be without support, without any support or protection. But God is always present, and in His infinite mercy and grace, is always
ready at our side, whether we realize it or not. Whatever the condition in place, which of the three Gunas is present. Know our goal, we continue our lives, offering everything to God, as Swami
says Chidanandaji, in the certainty of His support, remaining with the mind in balance and peace. Read what he says Swami Atmaswarupananda.
Good Reading and .... Good Meditation!
Beyond Sattva, Rajas and Tamas by Swami Atmaswarupananda
The spiritual life has sometimes been described as a gradual change from a life centered on the ego to a life centered on God What is the nature of this change? What a life centered on the ego
and what is a life centered on God? Actually we do not need to ask what a life centered on the ego because it is basically what we're all living. The ego, the sense of separation is so pervasive
that in practice we do not know anything else. What we know are different intensities of our ego. We can be aware of when there is tamas, rajas and sattva or, but we are not really aware of
anything except a life centered on the ego.
This raises a question: "But we do not know maybe a life centered on God when we are worshiping in our best moments, repeating His Name, studying about Him, meditating on Him? But this is a life
centered on God, or is part of a sattvic ego that develops successfully, it is absolutely necessary in our approach to God? "
The reason why this question is significant, because many people are desperately trying to get a true spiritual life because their circumstances are so mundane that they feel that there is no
possibility of thinking of God, pray to Him, meditate on Him . From a certain angle of vision, this point of view is correct, especially if we equate God with an ego sattvic. In other words, if
we equate the means-our understanding and our spiritual experience - with the order. But if we understand that God is not sattvic ego, but who knows what the sattvic ego, then we recognize that
God in all His fullness, is always here and now, that is tamas, rajas and sattva are present.
This understanding is important from two points of view. If we are lucky enough to have filled our minds with God, either spontaneously or through our spiritual practices, we must always be aware
that what we found is a sattvic ego, that God is never more or less present. What may be more or less this is sattva. On the other hand, if God does not seem to be present at all, if we are
overcome by our mundane activities, we should also realize that God is still in its present state is also present that we can hear Him or No. So what's the answer? The response in both cases is
the same. Whether we think that God is present - we think of being at the very door of the realization of God - or if we think we are a completely hopeless case - in both cases we were wrong, and
the correct answer is the same in both cases. If we think we are hopeless, we offer this to God who knows our despair. If we think of being closer to the realization of God, we also offer this to
God that knows this selfish taking sattvic. This is the essence of abandonment. This is the reason why Swami Chidanandaji and all other saints say: "Give everything to God." Whether we are
tamasic, or sattvic or rajasic, the answer is the same: Offer it all to God What is God? The God that we never know but that is the God who never abandons us, the God of peace that passes all
understanding, the God of utter humility, the God who frees our minds of sattva, rajas and tamas. As Lord Krishna said to Arjuna: "A wise man is always the same whether this is sattva, rajas and
tamas."
In Silence close your eyes to see with the Eye of the Heart the Love of God that shines in every being, to smile and be guided where all is One.
Thank you.
Light a hug.
Namasté