ASANA - LETTERA S
SAVA-ASANA: "posizione del cadavere". E' la fondamentale posizione di rilassamento dello hatha-yoga, ma può venire impiegata anche per la pratica di alcune tecniche di interiorizzazione e concentrazione, e della yoga-nidra.
Esecuzione: supini, gambe leggermente divaricate, punte dei piedi naturalmente cascanti verso l'esterno, braccia distese ai lati del corpo senza toccarlo, palme delle mani rivolte in alto, occhi e labbra gentilmente chiusi. Tutto il corpo è immobile e rilassato. La posizione delle mani, a palme in su, è dovuta alla necessità di eliminare sensazioni tattili disturbanti ed esprime la predisposizione dell'individuo ad aprirsi all'infinito e a ricevere energia. Apparentemente facile, lo sava-asana è invece considerato una delle posizioni più "difficili dello Yoga: infatti la sua perfetta esecuzione dipende dalla capacità di conseguire un atteggiamento interiore di totale abbandono, in cui ogni tensione fisica, mentale e vitale sia stata fugata.
Benefici: l'esecuzione prolungata dello sava-asana induce uno stato di rilassamento psicofisico tanto profondo da condurre alla naturale sospensione del respiro. La pratica può considerarsi perfetta quando si vive l'esperienza della dissoluzione della propria individualità (morte dell'io) e dell'unità con il tutto. Chi ha vissuto quest'esperienza la descrive come uno stato di pace assoluta nel quale una luce pura e calda prende possesso di tutto l'essere: un'esperienza transpersonale dell'eccezionale potere guaritore ed evolutivo.