SATHYA SAI BABA

PURO AMORE

BIOGRAFIA DI SATYA SAI BABA

 

Sathya Narayana Raju Ratnakaram, noto come Sathya Sai Baba, nasce il 23 novembre 1926 a Puttaparthi, piccolo villaggio nell'Andra Pradesh (nell'India del sud).

La sua è una figura tanto popolare quanto controversa: maestro spirituale, sono milioni i suoi devoti in tutto il mondo.

A soli 14 anni affermò di essere la reincarnazione di Shirdi Sai Baba, e la seconda incarnazione di Kalki (avatar del Kali Yuga), prendendo quindi il suo nome.

Fin dall'adolescenza Sai Baba ha sostenuto, attraverso i suoi insegnamenti, che l'istruzione insieme allo sviluppo del carattere, la conservazione dello stato di salute e la soddisfazione dei bisogni primari dell'uomo sono diritti concessi da dio a tutta l'umanità, senza distinzione di classe sociale, razza o credo religioso.

Il suo insegnamento si fonda sul concetto che l'uomo sia essenzialmente divino, e che egli debba quindi impegnarsi a riscoprire la propria Natura Divina.

Numerose sono le iniziative intraprese che sono raggruppate in quelle che vengono definite come Grandi Opere Sociali: l'Istituto di Educazione Superiore, l'Istituto Superiore di Medicina, il Progetto Acqua Potabile sono alcuni esempi.

Sai Baba predica il servizio e la solidarietà ai bisognosi; l'Organizzazione Sathya Sai in tutto il mondo opera in questo senso, gestendo strutture come mense, ospedali, scuole, asili oltre ad attività di assistenza e di distribuzione di cibo e indumenti a poveri ed emarginati.

La popolarità di Sathya Sai Baba in occidente è dovuta soprattutto all'opera dei media, che hanno sì interesse verso il suo messaggio ma soprattutto verso la paranormalità e la fenomenologia in genere. Sai Baba è infatti conosciuto anche per i suoi miracoli, contestati da più parti, ma anche da se stesso: vengono da lui considerati solo uno stratagemma per attirare l'attenzione, e considera come miracolo più grande quello di poter trasformare l'animo umano.

Ricoverato alla fine di marzo del 2011 in condizioni gravissime nell'ospedale costruito dalla sua stessa associazione a Puttaparthi, muore il 24 aprile 2011 all'età di 85 anni.

Tu mi hai fatto senza fine

 

Tu mi hai fatto senza fine, a Tuo piacimento.

Tu vuoti e rivuoti questo fragile vaso, e lo riempi sempre di nuova vita. Per monti e valli hai portato questo piccolo flauto di canna,

soffiandovi melodie eternamente nuove.

Al tocco immortale delle Tue mani

il mio piccolo cuore si smarrisce per la gioia ed effonde parole indicibili. Su queste mie piccolissime mani piovono solo per me i Tuoi doni infiniti. Passano le età, e Tu versi sempre, e c'è sempre da riempire.

(Rabindranath Tagore)

DISCORSO DIVINO: "IL MONDO CANTA LA GLORIA DI DIO"

Sathya Sai Baba, Prashanti Nilayam, 23 novembre 1991 

 

 

Siate uomini gloriosi, pieni sempre di quella gioia che scaturisce dall'affetto e dall'amore reciproco. Siate gente buona, ricca di comprensione e di benevolenza verso i poveri e gli afflitti, soccorrendoli nelle loro necessità. Siate uomini ideali, che conducono una vita di famiglia eccellente e perseguono la via della rettitudine e della saggezza. L'uomo ideale è divino. Yato va imani bhutani jayante: "Da lì, in verità, tutti questi esseri sono nati". (Taittireya Upanishad, III Bhrigavalli). Tutta la vita dell'Universo viene da Dio, da Dio è sostenuta e in Dio alla fine si fonde. Dio è la Causa Prima (Mula-karana) della Creazione, del suo Sostentamento e della sua Dissoluzione. L'uomo nasce dal pensiero, vive di pensiero ed infine si fonde nel pensiero. Yad bhavan tadhbavati,  "Come si sente, così si attua". La vita dell'uomo e basata sui suoi pensieri. Com'è il pensiero, così è l'azione; com'è l'azione, così è il destino dell'uomo. La vita umana, dunque, è vincolata al pensiero. Incarnazioni del Divino Amore, cercate di sviluppare pensieri buoni e ideali, vivere una vita ideale e ottenere una ricompensa ideale. La vita dell'uomo si basa sul suo carattere. È uomo colui che persegue il sentiero dello spirito (Atma-dharma) e non quello della carne (Indirya-dharma). Il codice di condotta adatto all'uomo consiste nel seguire la via dello Spirito. Chi insegue il sentiero della carne è un animale. L'uomo, quindi, non divenga un animale, ma cerchi di assimilarsi a Dio stesso. Dall'uomo dovrebbero emergere solo sentimenti divini e non sentimenti animaleschi!

 

La Natura esprime Dio

Tutta la Natura e un'incarnazione del Divino (Ishvara-Svarupa). Il Creato (Srishti) è il segno più evidente dell'Energia Divina. II suo nome è Prakriti. Ogni uomo, nato dalla natura, dovrebbe nutrire sentimenti divini. Si deve credere che l'uomo viene in essere per manifestare la Divinità. La vita umana vale ben la pena d'essere vissuta, perché è sacra e divina (Pavitra divya). Nella Creazione, Divinità e Natura non sono differenti, separate. Gli Avatara fanno la loro comparsa nel mondo per provare che l'uomo è di natura divina. Da Dio emerge solo Divinità (Divyatva) da Dio viene riflesso solo ciò che è divino. Incarnazioni del Divino Spirito, Dio non sta in qualche altra parte. Tutti voi siete incarnazioni di Dio. "Il Signore abita nel cuore di tutti gli esseri. Tutto ciò che esiste è ravvolto in Dio, Tutto l'Universo è Vasudeva". Dio esiste dovunque. L'intero Universo è Dio stesso. Oggi inseguendo la concupiscenza dei sensi, si spreca una vita umana così straordinaria, gloriosa e divina. É emplicemente da stolti ritenere che la spiritualità (Adhyatmika) sia qualcosa di separato dalla vita materiale (Bhautika). La spiritualità è il fiume sotterraneo (Antar vahini) che scorre sotto tutti gli aspetti della vita siano essi fisici, economici o religiosi. Oggi è stato dimenticato questo sentimento che, come una corrente sotterranea, è insito in ognuno. Si crede a ciò che è falso e alle cose effimere della vita. Il mondo Prapaycha) è in continuo mutamento, ogni istante. Il fondamento di questa mobilità è il Divino Immobile. Si può trarre gioia dal Creato solo rammentando questo principio di base. Qualunque sia il sentiero intrapreso, qualunque azione si compia, si dovrebbe cercare di nutrire un sentimento divino. Ma l'uomo d'oggi non aspira ad altro che alla ricchezza, al potere e ai posti autorevoli, non alla formazione del carattere. Potere e ricchezza, se privi di carattere, non sono eterni. Ciò che importa maggiormente nell'uomo è il carattere. Contemplate con questo sentimento il Divino.

 

La Natura non è inutile

Quando il potere della Natura (Prakriti Shakti) viene deviato dall'ego, si contamina: quando invece è originato dal Sé o Atma, è perfetto. Sono i pensieri dell'uomo la causa sia del bene sia del male. Tutto ciò che esiste e stato originato dalla Verità. La Verità è l'autentica manifestazione della giustizia di Dio; è l'incarnazione della Divinità. Tutto si basa sulla Verità. Satyam nasti paro dharmah, "Non c'è nulla di più giusto della Verità". L'intera Creazione emerge dalla Verità ed infine sì immerge nella Verità. Scopriamo che laddove non c'è urto con la Verità, c'è puro sattva. Perciò si deve attribuire importanza al carattere. Fra tutte le buone qualità, quella che fa fiorire la personalità umana è la devozione. Gli indiani sono fra coloro che riconoscono questo sentimento divino. Ma oggi stanno perdendo la loro cultura (samskriti). Fra tutti i voti, il gioiello splendente della Verità è la penitenza più severa. Il più dolce sentimento è il sentimento della maternità. Oggi si è dimenticato il sentimento che l'onore valga più della vita. Aspirano alla libertà, parola meravigliosa e singolare. Ignari, come l'elefante, della propria forza e delle proprie

potenzialità. La fiducia libera dall'ansia. Non hanno durata (Asthira) i costumi di un popolo che rinuncia ad aver fiducia in se stesso. La fiducia in se stessi è la base di tutto. Incarnazioni del Divino Spirito, la nostra debolezza sta nell'aver dimenticato la nostra origine e il nostro destino, che sono divini. Se scoprite la vostra essenza (Tattva) da voi usciranno fragranza e potenza, e si manifesteranno con la beatitudine che vi daranno. Ciò che serve maggiormente all'uomo d'oggi e la fiducia in sé. Alla base d'ogni gioia (Ananda), d'ogni piacere (Bhoga), d'ogni felicità e fortuna c'è la fiducia in se stessi. Accrescete illimitatamente questa fiducia in voi stessi. Oggi il mondo è in subbuglio a causa dell'insoddisfazione, del caos, della confusione e delle preoccupazioni che affliggono gli uomini. Che fare in una situazione del genere? Avete la forza di allontanare questa inquietudine? Non intrattenetevi un solo istante nel dubbio che la possibilità di scongiurare questa mancanza di pace sia preclusa. É di fondamentale importanza per l'uomo il voto di servire gli altri. Ogni uomo è un frammento del Divino (Daivamsha) e mostrare amore agli altri è una qualità umana. Tutti appartengono alla famiglia di Dio. Per manifestare dappertutto la qualità dell'amore (Prematattvami), bisogna riconoscere questa

verità. Bisogna diventare delle persone esemplari. L'uomo non è debole e impotente. In una situazione del genere, che cosa bisogna fare? Voi non sapete quanto sia pernicioso un atteggiamento del genere: questa mancanza di fiducia che oggi la gente prova è un pericolo gravissimo. Le ricchezze e le proprietà non sono importanti: sono passeggere come nuvole. La vera ed eterna ricchezza sta nelle virtù e nel carattere. Bisogna sviluppare le buone qualità ed un buon carattere. Questa è la vera scienza (Vidya). Nell'attitudine ad aiutare e a servire gli altri si manifesta la qualità divina dell'uomo. Una prova di Divinità. 

 

La ricchezza della salute

Qualunque azione si voglia intraprendere nel mondo, dipende dal corpo. Qualunque cosa vogliate ottenere al mondo, il corpo è indispensabile. In verità, il corpo occupa un posto di primaria importanza nel perseguimento della rettitudine. Quando il corpo è in salute, tutto si può fare. Per raggiungere le quattro mete che l'uomo ha nella vita:

- Giustizia (Dharma),

- Prosperità (Artha),

- Desiderio (Kama)

- Liberazione (Moksha)

e per qualsiasi azione si voglia compiere, la salute è fondamentale. La salute (Arogya) dunque, è la più grande ricchezza (Mahabhagya). A che serve la salute? Un corpo

sano può compiere azioni salutari. Tra le quattro mete della vita Rettitudine, Prosperità, Desiderio e Liberazione se ne tengono in considerazione solo due. Nel mondo intero la gente sta fruendo di una vita senza testa e senza gambe. Infatti, l'uomo dipende solo dal Desiderio e dalla Ricchezza, trascurando i piedi del Dharma e la testa della Liberazione (Moksha). Invece si dovrebbe mantenere l'equilibrio fra tutti e quattro gli aspetti della vita. Si deve sperimentare la maniera di vivere di Dio. Se si vogliono compiere buone azioni, la salute e molto importante. Il corpo che compie azioni malvagie non è di alcuna utilità. Si deve trovare il modo di dare pieno compimento al corpo, dopo averlo ottenuto. Le manifestazioni naturali di Dio. Incarnazioni del l'Amore, tutto il mondo è la manifestazione dell'Assoluto (Paramatma). Dio ha creato questo mondo con gli

otto tipi di poteri e di ricchezza (Ashthaishvarya).

L'Acqua riveste un'importanza capitale per l'uomo: essa rappresenta la vita per lui. La terra è costituita per due terzi d'acqua e l'acqua e il sostentamento della vita. Nelle Upanishad l'acqua viene definita Jevam, ossia vita. Ciò che l'acqua manifesta innanzi tutto è Dio stesso. La seconda è il Fuoco (Agni). Il fuoco arde in ogni stomaco umano sotto forma di digestione. Senza il fuoco digestivo che brucia nello stomaco, nessuno potrebbe assimilare cibo e riceverne l'energia sostanziosa. Le sette secrezioni del corpo emergono dal fuoco. L'apparato scheletrico e muscolare del corpo sono il risultato di queste secrezioni (Rasa swarupu). Dio rifulge in ogni arto come principio della Luce: Egli è la vera e propria forma di quel Fuoco.

In terzo luogo viene la Terra (Bhumi). La terra è teatro di tutta l'opera di creazione, sostegno e distruzione ed essa produce tutto il cibo necessario al l'uomo. Nella terra è contenuta la vita umana ed è perciò, una vera manifestazione di Dio (Bhumi Bhagavat Svarupa).

In quarto luogo c'è l'Aria (Vayu), la più grande amica della vita (Prema). Essa viene sperimentata nell'inspirazione e nell'espirazione: So-Ham. Tutta la vita umana è caratterizzata dal ciclo di inalazione ed esalazione. Anche Putan, nel Bhagavatam disse che due cose sono essenziali: "Io parlo ed Egli mi fa parlare". Vadu, Egli; Menu, io. In sanscrito "Egli" si dice Sah ed "io" Aham. Quindi, Sah + Aham = Soham. Questa combinazione fra Egli ed io dimostra la verità che "io sono Lui". Perciò il principio dell'Aria dà questo insegnamento: "Io sono Lui", "Io sono Lui". L'Aria dispensa il grande, puro e sacro

insegnamento dell'unità (Ekutvami). Quest'Aria circola attraverso il nostro corpo per 21.600 volte al giorno. La vita è inservibile senza aria. Dunque, la quarta manifestazione di Dio e l'Aria stessa. La quinta manifestazione è il Cielo, ovvero lo Spazio (Akasha). Questo elemento è la base di tutti gli altri. Tutti i cinque elementi hanno origine dallo Spazio. Lo Spazio è la forma del suono ed il suono è la forma di Dio. Il Suono del Brahman, il Mobile - Immobile, la Luce, il Linguaggio, l'Eterna Beatitudine, il Remoto - Prossimo, l'Illusione, la Prosperità, l'Auspicio con tutti i suoi otto aspetti, il suono pervade il tutto. Di solito, quando qualcuno domanda dove si trovi il Cielo, si risponde che ovunque giunga il suono, è Cielo. È il Cielo, cioè lo Spazio che fornisce spazio per ogni altra cosa. Lo spazio si trova dovunque. Questa è la quinta manifestazione di Dio. La sesta è il Sole ed ha la forma del calore: il calore nasce dal Sole. Quando l'idrogeno si trasforma in elio, il Sole diventa una sorgente di calore. E' una verità scientifica (Vaijyamika dharma). Vi sono otto energie: cinetica (Yantra shakti), chimica (Rasa shakti), calorica (Ushna shakti), elettrica (Vidyat shakti), elettromagnetica (l'energia della luce, Kanthi shakti), magnetica (Ghana shakti); l'ottava è l'energia nucleare o atomica (Amu shakti). Gli scienziati, per scoprire l'origine di tutte queste potenze, hanno condotto numerose ricerche. Il Sole brucia miliardi di tonnellate di unità d'energia al secondo, sotto forma di calore. Ma per quanto calore si disperda, il Sole non perde il suo potere e continuerà a dar luce e calore all'umanità per milioni di anni. Nessuno è in grado di dare una descrizione di questa energia. Dio non può essere afferrato dalla mente o dal linguaggio: è inaccessibile ai sensi. Tutto viene da Lui. Il Sole è il Signore dell'intelligenza; è il fondamento della Saggezza e dell'Intelligenza. È ad opera del Sole che l'intelligenza brilla nell'uomo. Il Sole è la sesta manifestazione di Dio. La settima è la Luna: essa è il Signore della Mente (Manasa adhipati) e genera nell'uomo sentimenti di grande pace (Prashanta bhava). Tutto il mondo è il risultato vero e proprio della mente. Senza la mente non esisterebbe il mondo. Potete provenire da Hyderabad o da Delhi: il vostro corpo è qui, ma in un istante la vostra mente può recarsi a Hyderabad. Nulla è più veloce della mente. La velocità della mente è superiore a quella della luce. La settima manifestazione, dunque, e la mente. L'ottava è il potere d'Azione (Karma shakti). L'azione è una vera manifestazione di Dio. L'uomo nasce nell'azione, è sostenuto dall'azione ed infine si fonde nell'azione. L'azione è vita per l'essere umano. Gli antichi saggi la definirono yajya: Yajyo vai vishnuh, "Questo stesso yajya è Dio". Questo Vishnuh è la vera e propria incarnazione di Dio ed il mondo è la vera manifestazione di Dio.

 

Una mente ottenebrata

Si deve riconoscere che questo Mondo è la manifestazione delle otto potenzialità del Signore. Oggi l'uomo non si serve nel modo giusto dei cinque elementi. Perciò va soggetto ad ogni sorta di afflizioni. Non utilizza il suono nel modo appropriato. Abusa dei cinque elementi e delle cinque facoltà a lui accordate. Per questo è soggetto all'ira di Dio e i cinque elementi sono disgustati dell'uomo. I cinque elementi sono in collera con l'uomo che non tributa loro il dovuto rispetto. Tutti i suoni prodotti sono cattivi. Si critica continuamente il prossimo. E' questo il giusto suono che un uomo deve emettere: Chi! Chi! La mente dell'uomo odierno è sporca, piena di cattivi sentimenti e di cattivi pensieri. Perciò, ne risulta difettosa anche la facoltà visiva e compromessa quella uditiva. A cosa presta orecchio oggi l'uomo? O orecchie, siete sempre all'erta per sentire cose malvagie, entrambe unite nell'ansia d'udire scandali sugli altri. Ma quando il discorso verte su Dio, perché non siete pronte ad ascoltare e ciascun orecchio va per suo conto? La mente, dunque, è inquinata. Anche l'aria che respiriamo è diventata immonda. L'ambiente è inquinato e, a causa dell'aria inquinata, si hanno sentimenti inquinati. Il cibo pure è inquinato. Il cattivo uso dei cinque elementi ci porta ad essere sottoposti ad ogni sorta di prove, tribolazioni e

avversità. Vedete il bene. Udite il bene. Parlate bene. Pensate bene. Siate buoni. Allora i cinque elementi riverseranno la loro grazia su di voi. Con la grazia dei cinque elementi viene profusa insieme anche la Grazia di Dio. "Mordere la mano che nutre, insultare il maestro che impartisce la conoscenza": questo è tutto il progresso d'oggi. Ma è davvero progresso questo? L'uomo aspira sempre ad una buona posizione, a tempi felici ed alla gioia, ma non persegue la saggezza né aspira ad una buona condotta. La ricchezza ha preso il posto di Dio. E' tutto qui il progresso della cultura d'oggidì. Si confinano nei libri le norme dell'etica. Il cuore è diventato un'abitazione sozza e le mani son piene d'egoismo. E' tutto qui il progresso della cultura d'oggidì.



La scienza è per il carattere

E' vera istruzione quella appresa oggi? L'istruzione odierna non fa che inquinare il cuore, rendere egoisti e avidi. La scienza da apprendere deve insegnare ad aiutare gli altri, ad esaltare la Divinità che è in ognuno di noi e ad intravedere l'unità ovunque. Secondo Swami, oggi non esistono persone colte. C'è molta ignoranza. Si leggono e si scrivono libri; ma questo non è essere colti. Chi consegue la laurea non è colto. Non si raggiunge pienamente la scienza (Vidya) se manca la vera sapienza. Se credete che avere un'istruzione serva a procurarsi da vivere, che cosa fate di diverso dagli animali? Abbiamo ridotto l'istruzione al ruolo di mezzo per sopravvivere. In realtà, la scienza dovrebbe servire a vivere (non a sopravvivere). Che differenza c'è tra il vivere ed il sopravvivere? La fisica insegna che quando si uniscono in

laboratorio due parti di idrogeno con una di ossigeno, si ottiene l'acqua, la quale costituisce l'elemento di sopravvivenza per gli esseri viventi. Che cos'è invece la vita ed il fine ultimo della vita? E' l'equanimità e l'identità d'intenti. Intatti, tutti noi dobbiamo condividere con gli altri esseri viventi l'elemento acqua. La formazione dell'acqua è legata all'istinto di sopravvivenza; l'uguaglianza nel condividere l'acqua in pari misura è la vita. Quando le due cose diventano una sola, le qualità umane diventano allora divine. A che serve creare acqua, se nessuno la beve?

Vi è un detto kannada:

"II gioiello dell'acqua è il loto;

della città, è la casa;

dell'oceano, le onde;

del cielo, la luna;

della vita, il buon carattere".

Senza carattere e senza buone qualità, tutti gli altri monili sono inutili e privi di valore. Non si ottiene la bellezza con qualunque tipo di ornamento. La bellezza che Dio conferisce è la vera bellezza. God is Beauty. Dio è Bellezza. Perché svilire questa bellezza ricorrendo a palliativi? Perché una persona di carnagione chiara dovrebbe tingersela di scuro. Quando c'è la vera bellezza, perché mai ricorrere ad

artifici? La vera bellezza che rifulge in una persona è il carattere. Se Dio è bellezza, perché cercare di adornarla? Perché ricorrere a cosmetici, quando c'è la bellezza naturale? La vera bellezza sta nelle buone qualità. La spiritualità non consiste nel cantar bhajan e nel fare meditazione. Queste sono buone azioni. In che cosa consiste la vera spiritualità? Essa consiste nel vedere l'unità nella diversità, nel riconoscere il Divino in tutto. La stessa natura divina esiste sia in voi che in Me. Sviluppate quel sentimento di equanimità che vi consente di vedere l'unico Spirito. Incarnazioni del Divino Amore, è innegabile che il corpo ha la sua importanza. Per fare un corretto uso del corpo è necessario avere un carattere di buona qualità. Con un corpo sano e con delle buone qualità, potrete condurre delle vite degne e felici; potrete essere d'esempio per il mondo intero. Si spreca la vita se si attribuisce ogni importanza al corpo e si dimenticano le buone qualità ed un buon carattere. La vita è un dono di Dio (Prasad).

Jantanam narajanma durlabham: "Avere una nascita d'uomo fra tutte le creature esistenti è assai difficile".

La vita umana ha un'importanza capitale ed è un evento fortunato. Purtroppo, si baratta una sì gran fortuna con del carbone di legna, invece che con diamanti. Quando questa vita umana, infinitamente preziosa, sarà colma di buoni sentimenti, di buoni pensieri e di rettitudine, la nazione fiorirà e sarà piena di prosperità e di sicurezza.

Incarnazioni dell'Amore Divino, invece di passare intere giornate pensando in termini dì "mio" e di "mia gente", riempite ogni momento della vostra vita con pensieri incentrati sul benessere degli altri. Lokah samastha sukhino bhavantu: "Che tutti i mondi siano felici".

Invochiamo la felicità su tutto il mondo. Quando tutti sono felici anche voi lo sarete. Come potete essere felici solo voi, quando il mondo è nella sofferenza? La felicità dipende tutta dalla società. Incoraggiate la gioia e la felicità di tutti ed aspirate al benessere sociale. Amate anche il vostro

nemico, anche coloro che vi odiano. Questo è l'ideale di Sai. In verità, in tutto il mondo non v'è alcuno che Io non ami. Non ci sono al mondo nemici per Swami. Posso non piacere ad alcuni o qualcuno potrebbe averMi in avversione, ma Io non nutro antipatia per nessuno, non ho alcun

sentimento di ostilità nei confronti di alcuno. Per Me, tutti sono uguali. Coltivate ed abbiate anche voi almeno un frammento di questa imparzialità. Alcuni devoti si lamentano della propria sorte e dicono: "Si dice che Dio sia un Oceano di Compassione, un'Incarnazione dell'Amore, che sia solo cuore; perché dunque non mi toglie dalle

difficoltà, non fa nulla per alleviare le avversità della mia vita?". Dio è veramente l'Incarnazione della Verità (Satyasvarupa), dell'Amore, è davvero un Oceano di

Misericordia, ma voi fino a che punto seguite i comandamenti di questa Forma d'Amore? Ponetevi questa domanda. Voi non state mettendo in pratica ciò che Swami vi dice, e tuttavia volete la Sua Grazia. Solo dopo che avrete messo in pratica almeno una o due delle cose che il Signore vi dice, potrete anelare alla Sua Grazia. Oggi c'è una larga diffusione degli insegnamenti della Bhagavad Gita, ma c'è almeno una persona che ne metta in pratica almeno uno? No, non c'è. A parole gli uomini sono degli eroi, in pratica sono zero. Così pure, la gente fa sfoggio d'eloquenza citando il Ramayana. Teniamo in testa questo sacro testo e studiamolo. Si parla di pitrivakya, cioè della parola del padre, di come Rama vi aderì, ma quanti

mettono in pratica e seguono le ingiunzioni del padre? Quanti adempiono alle parole date dai genitori? E allora, a che serve studiare il Ramayana? Il Ramayana, il Bhagavata Purana, la Bhagavad Gita non sono stati concepiti per lo studio o per la lettura liturgica, bensì perché fossero messi in pratica. Sono testi i cui insegnamenti devono essere seguiti. E questo vale anche per tutti gli altri testi sacri, quali la Bibbia, il Corano e il Granth Saheb: sono per la pratica e non per lo studio.

Vi sono alcuni altri che passano tutta una vita cercando di sapere e sapere sempre di più. Se si spreca la vita nell'accumulo di conoscenze, quando si comincerà a mettere in pratica ciò che si è appreso? Mettete in pratica almeno una o due delle cose che avete appreso. Il frutto della conoscenza va raccolto nella pratica. Con la pratica raggiungerete il premio, non col mero sapere. Una biblioteca comprende migliaia di volumi, ma l'edificio non è in grado di "comprendere" una sola frase scritta in tutti quei libri. Anche noi possiamo essere come una biblioteca: tanta conoscenza assolutamente priva di valore perché non seguita dalla pratica. Si cerca di sapere tutto sul mondo, si tende l'orecchio a tutto quanto vi si insegna, ma non si attua niente di tutto quanto udito. A che pro ascoltare innumerevoli volte, se poi non si realizza. Chi è sul sentiero spirituale deve mettere in pratica almeno uno o due degli insegnamenti appresi, deve condurre una vita corretta per sperimentare la beatitudine che nasce dal Buono. E poi potrete condividere questa gioia con altre

persone. Ecco l'insegnamento più importante che dovete assimilare oggigiorno: aiutare gli altri, fare servizio sociale, pensare che il servire gli altri è servire Dio. Jana seva janardhana seva: "Servire il prossimo è servire Dio".

Questa è la vera pratica spirituale (sadhana) che dovete compiere: così facendo sperimenterete una gran gioia. Non inquinate i cinque elementi, né abusate di essi. Così la vostra vita sarà appagata. È una peculiarità della vita umana. Insieme a questo, contemplate e fate sempre memoria del Nome di Dio. Swami conclude il Discorso con il canto: Sai Bhajana bina shuka shanti nahi. La salute va bene solo quando si da ciò che si riceve. Come il cibo da salute quando entra in circolo, così la ricchezza da benessere solo quando viene usata bene. Fu questo ciò che Hanuman disse a Vibhisana quando gli chiese: "Hanumantha, ho sempre cantato il Nome di Rama, penso continuamente a Lui, ma sino ad oggi non ho ancora avuto la Sua Visione". E Hanuman, pur essendo come scimmia la forma tipica dell'instabilità, rispose in modo assai sottile, svelando la verità: "Vibhisana, tu canti soltanto il Nome di Rama, ma che cos'hai fatto per sostenere la causa di Rama? Stai facendo il Suo lavoro? Contemplare il Divino non basta: bisogna anche agire

col Divino". Poi Hanuman continuò: "Io ne sono l'esempio. Per me l'azione è importante: il Nome di Rama è nel mio cuore e con le mani compio il Suo lavoro. Solo allora mi sento soddisfatto". Per far sì che il cibo dal piatto raggiunga lo stomaco, bisogna che le mani lavorino. Con la bocca, cantate; con le mani servite. Quando tutte e due lavoreranno insieme, allora avrete la visione di Rama. Una mano guadagna, l'altra deve dare in carità. A Parigi c'era una donna, che, per quanto povera, impiegava qualunque guadagno per acquistare lenzuola e coperte. Portava le coperte nei suoi calessi e girava per distribuirle ai poveri che dormivano. In questo modo, col suo sacrificio si guadagnò la Grazia divina. La gente si rendeva conto

del suo sacrificio e, poiché la donna soleva camminare sempre a capo chino, le veniva chiesto: "Perché ti mostri così timida, in atteggiamento così vergognoso?". Ed ella rispondeva: "Sarebbe ancor più vergognoso se camminassi a testa alta. Dio mi sta dando con centinaia e migliaia di mani ed io faccio la carità con sole due mani. Non c'è da vergognarsi? Mentre Dio elargisce con infinite mani, io mi servo di una mano sola. Ecco perché mi vergogno'". Quando la gente d'oggi da qualcosa in carità, lo sbandiera ai quattro venti. Ma ci sono anche molti che fanno la carità in gran segreto. La carità va fatta senza voler che gli altri lo sappiano. 

Aforismi di Sathya Sai Baba

 

A volte capita che la grandezza d'un individuo si riconosca più facilmente dalla misura dell'intolleranza dei suoi detrattori che dall'affetto dei propri fautori. D'altra parte l'animosità che in cert'uni suscita si giustifica solo col rischio spirituale che per essi rappresenta: la riproposizione d'un amore e nobiltà d'animo tanto più autentici e attuali quanto sorprendenti e inspiegabili.

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"So-Ham": Io sono Lui. "Lui" mentre aspiri l'aria; "Io" quando la espelli.

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"So-ham" (chi sono io?) è il pianto del neonato. Dopo un'intera vita nella disciplina spirituale, il vecchio dice "Soham" (Io sono Dio).

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La prima cosa che acquisirai nella meditazione è il controllo dei sensi. Lo yoga sarà di sostegno al tuo corpo. Quando la mente è stabile, giunge automaticamente la concentrazione e, in questa concentrazione, la tua mente sarà in pace.

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In realtà, la mente non ha esistenza. Non c'è. La luna riceve luce dal sole. Ciò che noi vediamo è il riflesso del sole. Quanto viene scambiato per mente è la luce riflessa dell'Atma, il Supremo Sé che risplende nel cuore.

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Il sistema di Buddha, consistente nell'osservazione del respiro che entra ed esce dalle narici, rappresenta solo una fase iniziale di alcuni minuti, allo scopo di preparare la meditazione. Non esiste modo migliore per calmare la mente. C'è un solo modo.

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Sedendosi in meditazione, spesso ci si chiede: "Quanto tempo dovrà durare?". Ma non c'è risposta. Non c'è una durata particolare. In realtà, la meditazione è un processo che si protrae per tutta la giornata. Il sole splende e la sua luce cade qua e là. Qual è la differenza fra il sole e la sua luce?

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Il miglior comportamento è quello della persona che ammette di non conoscere Dio e che suggerisce a coloro che lo seguono di condurre insieme la ricerca e di praticare la disciplina spirituale.

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C'è sempre abbastanza tempo per conversare, per andare a cinema, ecc. Sicuramente c'è il tempo anche per meditare.

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L'energia (che si avverte dopo la meditazione) viene da Dio. La relazione fra Dio e il devoto è amore ed è praticamente impossibile esserne coscienti. Dio è più sottile del sottile e il rapporto che si ha con Lui è della stessa natura sottile.

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La cosa migliore è meditare al mattino presto. La mente è quieta e non ci sono preoccupazioni che premono.

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Durante il giorno ci sono delle difficoltà. C'è gente in giro e c'è il lavoro. Se ci si dedicasse alla meditazione, si comprometterebbe il lavoro.

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È vera meditazione l'essere assorti nell'unico pensiero di Dio, come unico fine. Dio solo, solo Dio. Pensate a Dio, respirate Dio, amate Dio, vivete Dio.

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Lo specifico lavoro della concentrazione non necessariamente è un avvio alla meditazione. Ogni volta che nell'azione vengono interessati la mente, l'intelletto ed i sensi, è in atto la concentrazione, senza la quale non potreste nemmeno camminare. Non ha bisogno di un particolare esercizio. Essa sottostà ai sensi, mentre la meditazione sovrasta l'attività sensoriale. Tra concentrazione e meditazione, a guisa di confine fra le due, sta la contemplazione. Dalla concentrazione si passa alla contemplazione ed infine alla meditazione.

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Finché uno pensa "Sto meditando", c'è attività mentale e non meditazione. Finché si è coscienti di meditare, non si medita. Assorti in Dio, si accantona ogni forma e ci si fonde in Lui. In quel processo, l'attività mentale cessa spontaneamente.

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La meditazione è la continua ricerca interiore: chi sono io? che cos'è la Verità? che cos'è l'attività dell'ego? che cosa è amabile e che cosa non lo è? È meditazione pensare ai principi spirituali, cercando di scoprire il modo di applicarli alla propria vita ...

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L'indagine di Ramana Maharshi (chi sono io? - ndr) non basta da sola. Deve combinarsi con la meditazione, che, per essere ben praticata, deve avvenire nello stesso luogo e alla medesima ora. In questo modo darà sicuramente dei risultati.

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Per la ricerca della Verità un luogo vale l'altro: la Verità è dovunque, sempre. Essa va vissuta, non ricercata.

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Tutte queste pratiche, quali lo "Hatha Yoga" e così via, sono come esami. Voi studiate, passate l'esame e vi sentite fiduciosi e fieri. È come andare al college: vi sono otto livelli di base e, lavorando, li superate uno per uno. Ma essi sono necessari solo se si va a scuola. A coloro che si sono completamente abbandonati a Dio e il cui cuore è pieno di divino amore, non servono questi "corsi", non hanno alcun senso e sono assolutamente inutili.

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L'essenza di tutte le Religioni, di tutti i "credo" è la ricerca della fusione dell'anima individuale con l'Unità.

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Incomincia oggi la disciplina spirituale che vorresti rinviare a domani. Inizia ora ciò che vorresti fare oggi.

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E' in tuo potere fare dei tuoi giorni mortali un tappeto di fiori invece di un sentiero di spine.

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La liberazione totale dal dolore è possibile solo se si perde l'ego.

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La Luce sei tu; la stessa Luce è pure negli altri; il corpo sparisce e tu sei la Luce. Questa è la Liberazione.

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Io non sono né il Guru, né Dio: Io sono Te e Tu sei Me. Questa è la Verità.

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Svegliatevi, alzatevi e mettetevi al lavoro. Con Amore.

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Il silenzio è la parola di chi cerca lo Spirito.

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Ogni religione dimentica che Dio è tutte le forme e tutti i nomi.

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Voi siete anche il fiore che sorride e le stelle che risplendono.

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C'è una sola religione, la religione dell'Amore.

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Fin tanto che uno pensa di aver fede, non ce l'ha.

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L'uomo dubita solo quando non conosce la Verità. Quando sperimenta la Verità, il dubbio svanisce.

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Dio non è né distante, né distinto da te.

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La mente non è un foglio bianco, ma il risultato delle tendenze coltivate in un lungo arco di vite.

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La pace nel mondo e quella individuale possono essere realizzate simultaneamente.

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Tutti gli uomini sono cellule in un solo organismo divino, nel corpo divino.

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Cibandosi di carne, l'uomo sviluppa tendenze violente e animali.

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Ama tutti gli esseri. Questo è abbastanza.

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Ad uno tocca la parte del ladro, ad un altro quella di Re. Ma Colui che assegna le parti è Uno!

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Pratica il silenzio, perché la Voce del Signore può essere udita nel tuo cuore solo quando le onde sono calme.

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Quando ammazzate un animale gli procurate sofferenza e dolore. Dio è in ogni creatura.

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Non c'è grande utilità nel pensare al passato, perché è scomparso.

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Qualunque azione possa fare un uomo, buono o cattivo, i suoi frutti lo seguiranno e lo inseguiranno.

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Tutte le cose create sono soggette al cambiamento. Anche l'uomo.

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Sathya Sai Baba

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