LETTERA "J"

Glossario Sanscrito Fondamentale Enciclopedico

 

Jagannatha Puri (anche Jagannatha Puri): una delle città sacre più importanti dell'India, situata in Orissa, sulle sponde del golfo del Bengala, circa 60 km a sud–est di Bhubaneswar.

 

Jagat: secondo la cosmogonia puranica l’universo fenomenico (jagat) è ripartito in tre sistemi planetari detti inferiore, mediano e superiore (bhuh-bhuvah-svah), vale a dire: gli inferi, dimora degli asura (gli esseri ottenebrati); i pianeti terrestri, dimora dei manusha (gli umani) e i pianeti celesti, dimora dei deva.

 

Jahnu: saggio indiano che, si racconta, dovette interrompere la sua meditazione a causa dello straripamento del Gange. Irritato si bevve tutto il fiume, costringendo così a farsi pregare dagli dei affinché lo rilasciasse attraverso il suo orecchio.

 

Jaimini: saggio indiano , del II-III secolo d.C., fondatore della filosofia Purva Mimamsa.

 

Jaina: dottrina fondata dal saggio asceta Jina, che prescrive l'ascetismo come unico mezzo di riscatto dell'anima dalla materia, famosa per la dottrina della non violenza (ahimsa). Poiché rifiuta i Veda e l'autorità sacerdotale, il Jaina o Jainismo, assieme al Buddhismo e al Charvaka, è uno dei tre sistemi filosofici antico indiani che vengono definiti nastika (eterodossi). Seguace del Jainismo.

 

Jainismo: cfr. Jaina.

 

Jala: lett. 'acqua'.

 

Janma, mrityu, jara e vyadhi: nascita, morte, vecchiaia e malattia: secondo la filosofia vedantica sono i mali da sconfiggere.

 

Japa: ripetizione del Nome del Signore o di un mantra. 

 

Jarita: gigantesco uccello presente nella mitologia indiana.

 

Jati: ‘nascita’, stirpe, dinastia.

 

Jaya: vittoria.

 

Jayadeva: poeta assai famoso del XII secolo, vissuto in Bengala e in Orissa. Frequentò la corte del re Lakshmanasena (1179-1205), devoto a Vishnu. Suo autentico capolavoro è il Gitagovinda (Il pastore [lodato col] canto), opera sanscrita - in India tuttora rappresentata, cantata e danzata in cerimonie sacre - nella quale la relazione tra Radha e Krishna ispira l'anima all'amore divino.

 

Jhasa: grande pesce.

 

Jina (ca. VI sec. a.C.): grande saggio da cui il sistema filosofico Jaina trae il proprio nome.

 

Jiva Gosvami: uno dei sei Gosvami di Vrindavana, autore del monumentale Shat Sandarbha, summa teologica della scuola Gaudiya vaishnava. Sono sei (shat) le sezioni di cui esso si compone, nell'ordine: Tattva Sandarbha, Bhagavan Sandarbha, Paramatma Sandarbha, Shri Krishna Sandarbha, Bhakti Sandarbha e Pritti Sandarbha.

 

Jiva: Il ‘vivente’, con riferimento all’anima individuale, l’essere vivente. Sinonimo di atman. Secondo il Vaishnavismo gaudiya, essere vivente, “monade” spirituali prodotte da antaranga-shakti, l'energia interna di Bhagavan (la suprema Realtà nella Sua forma personale). Essi sono al contempo inconcepibilmente differenti e non differenti dall’Essere unico e primigenio dal quale emanano. La filosofia di questa tradizione è infatti denominata acintyabhedabheda-tattva: acintya (inconcepibile), bheda (diversa), abheda (non diversa), tattva (Realtà). Ciò significa che il Brahman e i jiva costituiscono due realtà inconcepibilmente diverse e non diverse, caratterizzate da identità nella differenza, quindi omosostanziali. Per introdurre alla comprensione: una goccia del mare e il mare.

 

Jivabhuta: il termine jiva significa ‘vita, vivente’, mentre il termine bhuta indica gli elementi materiali, sia fisici che psichici. Nel suo insieme l’espressione jivabhuta viene utilizzata per designare l’’essere vivente incarnato’, ovvero l’essere spirituale incapsulato nella materia o prakriti.

 

Jivanmukta: lett. ‘liberato in vita’, il termine designa colui che, pur vivendo nel mondo della Natura (Prakrti), dentro ad un corpo composto di elementi materiali, ne trascende le influenze avendo raggiunto il Brahman.

 

Jiva-shakti: cfr. Tatastha-shakti.

 

Jnana mudra: posizione delle mani, con polline e indice che si toccano, che rappresenta il simbolo dell'infinito.

 

Jnana Yoga: Yoga della conoscenza.

 

Jyotisha: ‘astronomia’. Uno dei Vedanga.