ANANDAYOGA - LO YOGA DELLA GIOIA - "LA MIA STRADA E' LA TUA STRADA"

ANANDAYOGA - THE YOGA OF JOY - "MY WAY IS YOUR WAY"

NUMERO 2 (NUMBER 2)

LO YOGA DELLA GIOIA - "LA MIA STRADA E' LA TUA STRADA" - N° 2
LO YOGA DELLA GIOIA - "LA MIA STRADA E' LA TUA STRADA" - N° 2

Hari Om.
Comprensione e affetto, non si misurano dal numero di parole, ne dal numero di incontri, ma da quanto profondamente può diventare tangibile quella consapevolezza assolutamente personale che qualcuno è stato e sa essere presente nella nostra vita anche al di là di quanto sia riuscito a conoscerci. Essa è l'intensità di un solo istante che, come una rivelazione, riesce a spiegarci la sottile e immensa differenza che ci sta tra un civile stare insieme e avere gli altri dentro di sé, tra il consenso ad un'apparente aggregazione e una appartenenza.

La gioia non è nelle cose, è in noi, diceva Richard Wagner. E allora comprendiamo, conosciamo, coltiviamo e viviamo questa gioia che è sempre dentro di noi e che ci è stata donata dalla vita.

Il bene non è nella grandezza, ma la grandezza nel bene diceva Zenone di Elea. E il bene e la grandezza misurano la qualità della nostra interiorità, della nostra spiritualità.

Il primissimo esercizio spirituale che bisogna adottare è il coltivare il silenzio interiore che mette fine al dialogo continuo con la mente. Fate che questa riposi per un pò, non usatela per progettare dettagli irrilevanti né inquinate essa con i fumi dell'invidia e dell'avidità. Ogni idea che alberghiamo, buona o cattiva che sia, si imprime nella mente. Così in essa viene introdotto un elemento di irrequietezza e debolezza. Tenete la mente calma e limpida, non agitatela con il dialogo incessante.  

 

Letture per meditare
"Questo supremo Brahman, atman universale, immensa dimora di tutto ciò che esiste, più sottile di ogni cosa sottile, costante: in verità è te stesso, perché Tu sei Quello".

(Kaivalya Upanishad, I, 16).
Om Sai Ram
Namasté

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THE YOGA OF JOY - "MY WAY IS YOUR WAY" - N° 2 

Hari Om.
Understanding and affection, not measured by the number of words, the number of its meetings, but how deeply it can become a tangible awareness that someone was very personal and known to be present in our lives beyond what is able to know . It is the intensity of a moment that, as a revelation, can explain the subtle and immense difference there is between a civilian to get together and have the others in himself, an apparent consensus between the aggregation and memberships .
Joy is not in things, in us, said Richard Wagner. And then we understand, know, grow and live the joy that is always within us and that was given to us by life.
The well is not in greatness, but greatness in goodness Zenone of Elea said. And goodness and greatness measure the quality of our inner life, of our spirituality.
The very first spiritual exercise that must take is to cultivate inner silence that puts an end to the continuous dialogue with the mind. Let this rest for a while, do not use it to design details it irrelevant or contaminated with the fumes of envy and greed. Every idea that we house, good or bad, is imprinted in the mind. So it is introduced an element of restlessness and weakness. Keep your mind calm and clear, do not shake it with unending dialogue.

Readings for meditation
"This supreme Brahman, the universal atman, huge mansion of everything that exists, thinner than anything thin, steady: in truth it yourself, for Thou art That."

(Kaivalya Upanishad, I, 16).
Om Sai Ram
Namasté